Video presentazione del Centro Antiviolenza
“Catia Doriana Bellini” di Perugia
Riportiamo il testo pubblicato sul sito “www.lauraboldrini.it”
di Lorena Pesaresi
Il taglio del nastro di un Centro antiviolenza non ha lo stesso significato dell’inaugurazione una nuova rotatoria o di un impianto sportivo. Ha un valore differente, un valore affettivo, umano e culturale che vogliamo diventi patrimonio collettivo.
La violenza contro le donne, infatti, non è un problema che riguarda solo chi la subisce. Riguarda tutti e insieme dobbiamo combatterla, attraverso una presa di coscienza, di consapevolezza e di senso di responsabilità.
Un percorso già avviato dalla nostra comunità che oggi ha portato all’apertura del primo Centro antiviolenza per donne sole o con figli minori, vittime di violenza o di stalking dei comuni di Perugia e Terni. La struttura è stata creata attraverso il progetto ‘Umbria Antiviolenza’, promosso nel 2012 dai due comuni, in collaborazione con le associazioni “Differenza Donna” e “Liberamente donna” e grazie ad un bando del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il finanziamento complessivo è stato di 444mila euro.
Il Centro antiviolenza si trova a Ponte Pattoli, in due apprtanmenti di un edificio del comune che potranno accogliere 36 donne sole e 20 bambini. Qui non si farà solo ospitalità ma anche formazione, ricerca, sensibilizzazione, informazione e soprattutto prevenzione. L’obiettivo è duplice: restituire dignità alla donna maltrattata e vittima di violenza e ai figli sino al recupero dell’autonomia anche economica; costruire ed affermare una cultura contro la violenza perpetrata contro le donne.
Come? Con sostegno legale, sociale, alloggiativo, sanitario o formativo, secondo le necessità, ma soprattutto sviluppando l’empowerment della donna accolta, inteso come rafforzamento della sua assertività e fondamentale per autodeterminarsi. Per realizzare tutto questo sono state selezionate, con bando pubblico, 60 giovani neolaureate, operatrici e volontarie. Mentre è prevista una formazione per forze dell’ordine, operatori della magistratura, tribunali, servizi sociali.
Tutti passi fondamentali per far emergere la violenza dall’omertà. Siamo consapevoli che tutto questo non basti ancora. Ci vuole un sistema complessivo che affronti la violenza contro le donne, sia sotto il profilo della prevenzione che della tutela e del contrasto, dal momento che viviamo una realtà nella quale i messaggi provenienti dai mass-media e dalla pubblicità, tendono a comunicare l’esatto contrario. Ecco perché non bastano le leggi, che abbiamo e devono essere più efficaci. Serve una svolta dello Stato sociale, affinché l’intervento pubblico non vada speso solo nelle emergenze ma costituisca il perno di un’amministrazione per le implicazioni che la violenza comporta nella vita delle persone. Solo così forse un giorno, non troppo lontano, potremo e vorremmo fare tranquillamente a meno di strutture/servizi dedicati. Solo così si affermerà la consapevolezza che “ la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci di amare”.
Lorena Pesaresi è Assessore alle Politiche energetiche e ambientali, Pari opportunità, Stato civile del Comune di Perugia. E’ stata: consigliera comunale dal 2004 al 2009; componente del Centro Regionale Pari Opportunità e Coordinatrice della Commissione “la legislazione dalla parte delle donne” (1995-2000); del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Perugia di cui è stata Vice-Presidente (2000-2009).