Abbiamo appreso la notizia della giovane donna di 19 anni aggredita e sfregiata al viso dal suo ex compagno. La donna ha riportato ferite al volto che hanno richiesto sessanta punti di sutura e oggi è ricoverata in ospedale insieme alla figlia, di appena un mese, anch’essa coinvolta nella brutale aggressione.
Questo ennesimo gravissimo episodio deve ricevere la giusta attenzione ed essere riconosciuta la matrice di genere della violenza che lo caratterizza, non essendo sufficiente un’unanime indignazione.
Noi di Libera..Mente Donna ets, che dalla nostra nascita svolgiamo attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, intendiamo denunciare fermamente la gravità dei fatti accaduti e la necessità di tutelare le vittime, madre e figlia.
Se é pur vero che in Umbria tanto è stato fatto in questi anni per creare una rete di servizi, fornendo non solo strutture e accoglienza attraverso i Centri Antiviolenza, ma cercando anche di creare una capillare rete di soggetti capaci di lavorare in sinergia, quanto accaduto ci dice che tutto questo non basta e che molto c’è ancora da fare.
Occorre ribadire, ancora una volta chiaramente, che la violenza non è un conflitto intrafamiliare e non può e non deve essere trattata da nessuno dei soggetti coinvolti come tale. Fare ciò significa esporre la donna, i minori e le minori coinvolte a nuovi ed ulteriori violenze e in taluni casi, come questo, a conseguenze irrimediabili.
Esprimiamo la nostra vicinanza alla giovane donna e sua figlia e la preoccupazione per quanto accaduto evidenziando l’importanza di fornire, nelle situazioni di violenza, le risposte adeguate a prevenire e tutelare le donne, i minori e le minori coinvolte.
Ass. Libera…mente Donna ets